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La Guerra Civile Spagnola

(o "Guerra di Spagna)

Nei primi anni del Novecento, la Spagna presentava condizioni socio-economiche caratterizzate da un sottosviluppo e un' arretratezza largamente diffuse e un'instabilità politica segnata da innumerevoli colpi di stato. Inoltre, enorme era l'influenza esercitata dalla chiesa cattolica.

Nel 1923 si verificò il cinquantesimo colpo di stato (dal 1814), attuato da Miguel Primo de Rivera con l'appoggio del Re e del clero. La sua dittatura durò fino al 1930, quando fu costretto a fuggire dal paese, in cui vennero tenute le nuove elezioni politiche che videro la vittoria della sinistra (formata da Repubblicani e Socialisti), ottenuta soprattutto grazie all'appoggio degli aristocratici e dei radicali borghesi. Venne proclamata la 2° Repubblica, guidata dal moderato Zamura Alcalá che affidò la guida del governo al leader Azana. Il nuovo governo attuò molte riforme laiche e progressiste, tendenti a modernizzare il paese ed a ridurre il potere del clero e dei proprietari terrieri. Queste riforme, che ledevano gli interessi delle gerarchie ecclesiastiche, dei latifondisti e dei militari, crearono un clima di forti tensioni sociali.

Alle elezioni del 1933, il governo venne sconfitto con la vittoria del centro-destra guidato da Lepruox che godeva dell'appoggio della Falange (un'organizzazione antidemocratica di ispirazione fascista e nazionalista, fondata dal figlio di Miguel primo, Josè Antonio de Rivera, che auspicava la creazione di uno stato autoritario). Il nuovo governo, cancellò le vecchie riforme, scatenando moltissimi scioperi generali (tra cui quelli violentissimi di Valenzia e Saragoza), che vennero repressi duramente.

Dopo una serie di crisi governative, le nuove elezioni del 1936 (molto contestate), portarono al potere la sinistra con il Fronte Popolare (formato principalmente da: repubblicani, socialisti, comunisti, anarchici ed alcuni cattolici progressisti) che ottenne il 48% dei voti, acquisendo, in virtù della legge maggioritaria, la maggioranza assoluta dei seggi alla Cortes (Parlamento). Successivamente, ci fu una ribellione conservatrice che portò al' Alzamineto (colpo di stato militare), pronunciato dal generale Francisco Franco che non riconosceva il governo come legittimo.

Dal 17 luglio del 1936 iniziò una sanguinosa guerra civile che durò circa 3 anni (fino all'aprile del 1939), che vide come protagonisti i Nationales (Franchisti) e i Republicanos (Repubblicani).

Nationales

Republicanos

I Nazionalisti erano capeggiati da Francisco Franco, e comprendevano:I Repubblicani comprendevano:
I fascisti della Falange, i nazionalisti spagnoli, i conservatori, i cattolici praticanti, il clero, l'esercito, i latifondisti e gli affaristi.I liberali, i nazionalisti Baschi e Catalani, i socialisti, gli anarchici, le classi operaie urbane, il ceto medio istruito e le truppe leali.
Motivazioni: Motivazioni:
Contrastare l'anticlericalismo del regime repubblicano e difendere la chiesa cattolica ( precedentemente perseguitata dai comunisti e anarchici)Realizzare uno stato repubblicano e democratico

L'Intervento straniero in Spagna

Bandiera della Brigate Internazionali

“Oggi a Madrid, domani a Roma, siamo antifascisti poiché non misuriamo la patria a canoni e a frontiere, la nostra patria corrisponde con quella di tutti gli uomini liberi”.(Di Carlo Rossellini)

Le potenze Europee che parteciparono al conflitto furono:

A fianco dei
Nazionalisti:
A fianco dei
Repubblicani:
  • Italia
  • Francia
  • Messico
L'Italia, che stanziava fondi segreti per finanziare formazioni fasciste, fu la prima ad appoggiare i ribelli con l'invio dei bombardieri Savoia-Marchetti S.M. 81 e con la partecipazione di volontari fascisti guidati dallo squadrista bolognese Arconovaldo Bonacorsi alla difesa dell'isola di Maiorca. L'intervento dell'Italia non fu ufficiale, ma basato su volantari. L'Italia inviò circa 750 veivoli che diedero vita all' Aviazione Legionaria, punto di forza dei nazionalisti. l'Italia, intervenne anche illegalmente con l'impiego di forze navali corsare che attaccarono le navi repubblicane e bombardarono le coste catalane e Barcellona. Poi, in seguito alle proteste delle altre potenze, furono costretti ad interrompere quella che poteva trasformarsi in una guerra navale non dichiarata. La guerra civile spagnola risucchiò molte risorse preziose all'Italia, che pesarono molto con l'entrata in guerra contro Gran Bretagna e Francia dopo poco più di un anno dalla fine delle operazioni in Spagna. La Francia intervenne inviando armi, aeroplani (caccia e bombardieri) venduti in via privata dalle industrie francesi, volontari francesi che confluirono nelle Brigate Internazionali e offrirono rifugio ai profughi spagnoli. Nella conferenza di Londra, si dichiarò ufficialmente neutrale insieme al Regno Unito e ad altre potenze Europe.Il Messico intervenne inivando armi e offrendo rifugio per i profughi spagnoli dopo la guerra.
  • Germania
  • Unione Sovietica
Il suo intervento fu limitato rispetto a quello Italiano, ma meglio organizzato. La Germania mirava a sperimentare i nuovi armamenti in vista del confronto con le potenze occidentali e, soprattutto, con l'Unione Sovietica. I tedeschi, che facevano parte della Legione Condor, sperimentarono nuove tecniche di attacco aereo, affinando il bombardamento in picchiata (Junkers ju 87). Le armi tedesche furono nettamente le migliori.Dopo un'iniziale neutralismo, si decise ad appoggiare la repubblica spagnola con l'obiettivo di formare, in caso di vittoria, un'isola bolscevica (contrastante con la teoria del “socialismo in un solo paese” e problematica dal punto di vista pratico). L'intervento, anch'esso mascherato e non ufficiale, prevedeva l'invio di esperti militari, piloti, materiale bellico (carri armati T-26, bombardieri Tupolev SB2, i caccia I-15 e I-16.
  • Portogallo
  • Polonia
Il dittatore Salzar, aiutò i ribelli mediante l'invio di uomini, mezzi e finanziamenti. La Polonia, spinta della necessità di danneggiare il nemico tedesco, fu il secondo maggior fornitore di armi dopo l'Unione Sovietica alla repubblica spagnola.

Le potenze Europee, tra cui Regno Unito e Francia, si dichiararono ufficialmente neutrali, ed imposero embarghi1) sugli armamenti alla Spagna per scoraggiare la partecipazione antifascista dei loro cittadini.

L'Italia e la Germania violarono l'embargo inviando volontari (formati dal corpo di truppe volontarie Italiane e la Legione Condor tedesca), mezzi aerei e altri aiuti ai nazionalisti, che, tra l'altro, vennero appoggiati anche dall'Irlanda e dalla Romania.

I repubblicani, ricevettero supporto dall'Unione Sovietica e da volontari di molte nazioni, conosciuti con il nome di Brigate Internazionali. I volontari Italiani, formarono la “Brigata Garibaldi”, gli statunitensi, la Brigata “Abram Lincoln”, i canadesi, il “Battaglione Mackenzie-Papineau” (Mac-Paps).

Tra i più illustri e famosi partecipanti internazionali, troviamo:

  • Ernest Hemingway, le cui esperienze in Spagna influenzarono il romanzo “Per chi suona la campana”.
  • George Orwell, le cui esperienze vengono riportate in “Omaggio Alla Catalunia”.
  • Norman Bethune, che colse l'occasione per sviluppare le sue doti nella medicina da campo.
  • Errol Flynn, visitatore casuale, che usò un falso rapporto sulla sua morte per promuovere i suoi libri.

Tra gli Italiani, che parteciparono, troviamo:

  • Palmiro Togliatti
  • Camillo Berneri
  • Randolfo Picciardi
  • Carlo Rossellini, con l'organizzazione antifascista “Giustizia e Libertà”.

Inizialmente, mentre i Nazionalisti ricevevano armi e truppe dall'Italia e dalla Germania, ai Repubblicani non giungevano aiuti a seguito di una politica di Appeasement (in italiano: riappacificazione , accordo, accomodamento) intrapresa dalle potenze mondiali nei confronti dei regimi fascisti per placarne le mire espansionistiche. Inoltre, all'interno delle forze antifasciste, si stava formando una faida interna, organizzata dai servizi segreti sovietici per eliminare i non comunisti; questo aveva portato alla divisione delle Brigate Internazionali che vedeva affermarsi la figura degli Stalinisti che volevano sbarazzarsi dei loro alleati scomodi. Ciò finì col facilitare le azioni dei falangisti e pose gli stalinisti al controllo assoluto del fronte antifascista.

Con la Guerra Civile Spagnola, si verificò la prima contesa militare tra le forze Comuniste, fedeli al governo sovietico, contro le forze Nazionaliste (Fascismo, Nazismo).

L'intervento dell'Unione Sovietica a favore dei Repubblicani, avvenne quando Stalin, assicuratosi il controllo del governo repubblicano, autorizzò l'invio di grandi quantità di armi russe (carri armati T-26, caccia superiori, tecnologicamente, a quelli di provenienza italiana e tedesca.

Bisogna sottolineare con particolare enfasi che molte delle potenze europee che presero parte alla Guerra Spagnola, ebbero come scopo principale, non tanto lo spirito di solidarietà (dimostrato soprattutto dagli Italiani), ma quello di sfruttare l'occasione per sperimentare e provare le nuove armi, tecnologicamente avanzate, che saranno poi le protagoniste del secondo conflitto mondiale.

Cronologia Della Guerra Civile Spagnola

Le Fasi della Guerra Civile Spagnola

1936

- Il fronte popolare vince le elezioni.

- Sollevazione dell'esercito di stanza nelle colonie in Marocco, capeggiato dal generale Francisco Franco, autore del colpo di stato militare.

- 17 luglio 1936, inizia la Guerra Civile Spagnola, con la ribellione conservatrice dei Nazionalisti (“ribelli”) contro il governo.

- Franco attraversa le Canarie e giunge a Tetouan, prendendo il comando dell'esercito.

- Santiago Casares Quiroga si dimette da capo del governo repubblicano e viene sostituito da Diego Martinez Barzio, che cerca di formare un nuovo governo ed ordina la distribuzione delle armi alla popolazione.

- I Nazionalisti conquistano il controllo delle zone spagnole del Marocco, delle Isole Canarie, delle Baleari (eccetto Minorca), la parte Settentrionale della Spagna (eccetto le Asturie, i Paesi Baschi del nord, la Catalogna), Siviglia (eccetto Madrid e Barcellona).

- I Nazionalisti instaurano un governo in forma di “Giunta di Difesa Nazionale” a Burgos.

- Rivoluzione sociale (attuata in Aragona e Catalogna, in cui lavoratori e contadini iniziano a collettivizzare i trasporti, le industrie metallurgiche e tessili, il rifornimento idrico, i settori della piccola e media impresa; ed attuano l'espropriazione delle imprese industriali che iniziano ad essere gestite interamente dai lavoratori stessi. Questa rivoluzione sociale, verrà poi fortemente contrastata sia dai comunisti che dai repubblicani democratici che, nelle “Giornate di Maggio” del 1937 cercarono di conquistare militarmente il controllo degli edifici pubblici di Barcellona, fortemente difesi dagli anarchici. La tragedia dei “Giorni di Maggio” venne poi narrata da George Orwell nell'opera “Omaggio alla Catalogna”.

- Le forze Nazionaliste conquistano Badajor, grazie al colonnello Juan Yagüe. Dopo la resa i Franchisti commisero uno dei più gravi eccidi della guerra (“Il Macello di Badajor”).

- I Socialisti prendono la guida del governo repubblicano con Francisco Largo Caballero.

- Conferenza di Londra ( 9 settembre), delle potenze democratiche europee sul non intervento in Spagna a favore dei repubblicani, in cui solo il Messico si dimostra favorevole ad appoggiare il governo spagnolo, ritenendo che il non intervento rappresenterebbe un sostegno “ideale” ai Nazionalisti. El Generalissimo - Il Papa manifesta sentimenti di condanna contro i Repubblicani.

- Francisco Franco, il 1° ottobre del 1936 si dichiara Generalissimo e “Caudillo”2) (capo di stato).

- L'URSS, visto l'intervento di Italia e Germania ai Nazionalisti, decide di rifiutare il non interventismo e di vendere armi ai Repubblicani.

- Con l'avanzata dei Nazionalisti alle porte di Madrid, gli anarchici del CNT (Confederación Nacional del Trabajo) si uniscono al governo di Largo Caballero.

- Il governo si sposta da Madrid a Valencia.

- Battaglia di Madrid.

- Arrivo delle prime brigate internazionali approvate dal Comintern 3).

- Italia e Germania riconoscono il neo-governo di Francisco Franco.

- Josè Antonio I de Rivera, figlio del dittatore Miguel, viene giustiziato in carcere ad Alicante.

- La Battaglia di Madrid, termina con una generale stabilizzazione dei fronti, esausti e stremati.

1937

- Barcellona è sottoposta al primo bombardamento navale operato illegalmente dal sommergibile italiano Torricelli. In seguito viene colpita da un'altra azione corsara da parte della flotta italiana con la nave da guerra: Incrociatore Eugenio Di Savoia.

POUM

- Decreto di Unificazione, sancito da Francisco Franco per sanare l'unione della Falange e dei Carlisti4), creando la FET y de las JONS (Falange Española Tradicionalista y de las Juntas de Ofensiva Nacional-Sindicalista).

- Il 26 aprile del 1937 è noto come la data del bombardamento della Guernica da parte della Legione Condor della Luftwaffe (aviazione tedesca).

- 3-8 maggio “Giornate Di Maggio” , insurrezione operaia a Barcellona che vedeva i seguenti schieramenti:

· POUM (Partito Comunista Anti-stalinista), di cui facevano parte anche gli anarchici del CNT e George Orwell, che in seguito riesce a mettersi in salvo.

· PSUC (Partito Comunista Stalinista) di cui facevano parte anche la polizia (Guardie De Assalto).

Fu una durissima e sanguinosa repressione che vide l'uccisione di molti anarchici ed esponenti del POUM, tra cui, Camillo Berneri.

- Cade il governo di Caballero, al quale succede il socialista Juan Negrìn.

- Il POUM viene dichiarato fuori legge.

- Presa di Bilbao e caduta del sistema difensivo repubblicano, “Centurione di Ferro”.

- Il governo lascia Valencia per Barcellona.

1938

- I due fronti si contesero il possesso di Tervel che venne conquistato dai Nazionalisti.

- I Nazionalisti avanzarono, arrivando al Mediterraneo, tagliando in due la parte repubblicana della Spagna.

- Il governo repubblicano chiese la pace, ma Francisco Franco chiese la resa incondizionata; la guerra continuò.

- Il governo repubblicano concentrò tutte le sue forze per riunire il suo territorio con la battaglia dell'Ebro, ma fu inutile; Francisco Franco, reagì con un massiccio attacco alla Catalogna.

1939

- I Nazionalisti conquistano la Catalogna, Barcellona, Gerona.

- I governi di Regno Unito e Francia, riconobbero con riluttanza il regime fascista.

- Madrid, con l'aiuto di forze franchiste all'interno della città (“La Quinta Colonna” guidata dal generale Mola), cadde nelle mani dei Nazionalisti. Successivamente si arrese anche Valencia, che aveva desistito per più di 2 anni.

- La vittoria Nazionalista venne proclamata il 1° aprile del 1939, quando Valencia comunicò la resa. La dittatura instaurata da Francisco Franco si protrarrà fino alla sua morte, avvenuta il 20 novembre 1975 a Madrid.

Considerazioni Finali

La Guerra Civile Spagnola rappresentò uno dei primi episodi di guerra totale. Il bombardamento della città basca Guernica da parte della Luftwaffe (Dornier Do 17) e dall'Aviazione Legionaria italiana, fu il primo esempio di attacco diretto e indiscriminato contro la popolazione civile e, soprattutto, fece intravedere un'anteprima della seconda guerra mondiale (Campagna di bombardamenti sull'Inghilterra da parte dei nazisti; il bombardamento degli alleati su Dresda).

La Guerra Spagnola, venne seguita attentamente dalle potenze di tutto il mondo come la prima importante contesa militare tra le forze comuniste e quelle nazi-fasciste.

Il numero delle vittime si aggira tra i 500.000 e il milione di persone uccise. Molti artisti ed intellettuali spagnoli vennero uccisi o costretti all'esilio. Un altro aspetto negativo della guerra civile furono le conseguenze disastrose dell' economia spagnola, che impiegò decenni per rialzarsi e neanche la neutralità nella seconda guerra mondiale né favorì un leggero rialzo. Miliziano Morente Può essere considerata una guerra tra:

Tirannia - Democrazia

Fascismo - Libertà

Comunismo - Civiltà

L' emblema della Guerra Civile Spagnola fu la famosa foto del fotoreporter Robert Capa, “ Il Miliziano Morente” (Spagna 1936) che immortalava un miliziano repubblicano (Federico Borrell Garcia, secondo lo storico Mario Brotons) mentre si lasciava cadere sotto i colpi mortali dei fucili fascisti. Robert Capa è considerato il pioniere della fotografia di guerra e più in generale uno dei capisaldi della storia della fotografia del XX secolo.

“Se le tue foto non sono abbastanza buone è perché non sei abbastanza vicino”.(motto di Robert Capa)

Egli immortalò le dure immagini della Guerra Civile Spagnola e divenne famoso proprio con questa foto. Tuttavia questa foto cela una grande menzogna, infatti è il frutto di una falsa scena architettata dallo stesso Capa. Infatti, nessuno ne ha mai ritrovato il cadavere, e oggi si scopre che non c'è neppure un pezzo di carta che certifichi il decesso. Le ricerche fatte da un appassionato italiano di fotografia, Luca Pagni, gettano nuove ombre sul mito di Robert Capa, pseudonimo di Endre Ernő Friedmann.

La foto, rappresenta il simbolo grafico del motto dei repubblicani, inventato dalla segretaria del Partito Comunista Spagnolo, Dolores Ibarruri (“La Passionaria”):

Meglio morire in piedi che vivere in ginocchio.

Le barbarie attuate dai Franchisti e dai loro alleati nazi-fascisti e i bombardamenti ai danni dei civili da questi effettuati sono raffigurati dai colpi di pennello intrisi di sangue e di dolore di Picasso, con il capolavoro “Guernica” e Salvator Dalì, con “Premonizione della Guerra Civile” (1936).

Guernica Premonizione della Guerra Civile

1)
Nel Diritto internazionale, embargo (dallo spagnolo embargar detenere) è l'ordine dato ad una nave mercantile di non salpare (o di non attraccare) dal porto dello stato in cui si trova. In senso più ampio, per embargo si intende il blocco degli scambi commerciali deciso da uno o più paesi nei confronti di un terzo paese, solitamente per motivi politici o economici. Si tratta di una misura di coartazione (limitazione; restrizione) della libertà di decisione degli stati colpiti da tale provvedimento.
2)
Corrispettivo dell'italiano “Duce” e del tedesco “Fuhrer”.
3)
È il termine con cui si indica la Terza Internazionale o Internazionale comunista (1919-1943), ovvero l'organizzazione internazionale dei partiti comunisti.
4)
Sostenitori del Carlismo, un movimento conservatore che si propone di difendere il diritto al trono dei discendenti di Carlo Maria Isidro di Borbone-Spagna
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